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mercoledì 18 maggio 2011

Vento a sinistra, aria pulita

Ciao, ho una cattiva notizia e due buone notizie.

La cattiva notizia è che il centrosinistra non ce l’ha fatta a “prendere” il quartiere Santo Stefano, da sempre un quartiere difficile per la sinistra. Anche se stavolta ci siamo arrivati vicini: perdiamo per poche centinaia di voti, l’1,5%.

Le buone notizie. Buona è per me la notizia che sono stata eletta, e con un ottimo numero di preferenze: 366, sono la prima dopo il candidato presidente, un consenso forte per una candidatura di quartiere. Prendo questo risultato che è ottimo come una vittoria non mia, ma delle ragioni che ho portato "con me": il rinnovamento (non solo anagrafico) della politica, una buona politica, una visione di sinistra da condividere anche sul territorio (qui il mio appello al voto). La vittoria insomma è nostra, di tutti, e perciò devo ringraziare innanzitutto te. La destra che vince avrà il premio di maggioranza, e le possibilità di agire per noi saranno limitate. Ma ce la metteremo lo stesso tutta, con tutte le forze e la carica ideale che abbiamo.



Buona è anche la notizia che il vento sta girando dalla parte giusta, a sinistra, e che anche l’aria che tira è più pulita. Le amministrative ce lo dicono in modo chiaro: quando le persone si mettono in gioco e ci credono, sia i candidati che gli elettori, c’è spazio per il rinnovamento e c’è voglia di sinistra.

Perciò il mio entusiasmo, che sono convinta di poter condividere con te, è ancora più vivo. Un mio amico qualche giorno fa mi ha regalato una bella citazione di Berlinguer, che per me suona come un incoraggiamento, e che a mia volta giro a te:  “Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia.”

Sul quartiere ti informerò, e pubblicherò le novità anche sul mio blog, www.fradebenedetti.blogspot.com

Un abbraccio, Francesca

sabato 14 maggio 2011

Una lunga domenica di passione (politica)

Ciao, manca davvero poco al momento in cui metteremo le nostre schede nell'urna elettorale. Ti chiedo di sostenere la mia candidatura a consigliera di quartiere per Santo Stefano per due motivi, gli stessi per i quali ti chiedo di scrivere De Benedetti sulla scheda rosa. Una preferenza data in quartiere può sembrare poco importante, ma può valere molto.



Dare forza al rinnovamento della politica. Non significa solo sostenere una donna giovane, anche se questo ha la sua importanza: io che ho 27 anni so che la nostra è una fascia di età nominata spesso dalla politica, e altrettanto spesso usata come facciata o dimenticata. Rinnovamento della politica significa per me una politica coraggiosa che guarda al futuro. Una buona politica, una politica ripulita in cui gli stessi giovani vanno avanti non perché sono fedeli a qualcuno che conta, ma perché sono leali ai molti che contano, i cittadini. Il contrario di quell’autoreferenzialità e quella chiusura che spengono gli entusiasmi, che tolgono vitalità agli stessi partiti e che ci lasciano senza più nessuno a dire (e fare!) qualcosa di sinistra. Faccio attività politica sul territorio da 4 anni e una delle motivazioni che mi hanno spinta a candidarmi è la volontà di fare rete nel mondo della sinistra, includendo e intercettando anche chi è attivo sul web, chi è rassegnato o disgustato dal teatrino politico, insomma tutte le forme di espressione e di silenzio. Penso che ci debba unire la consapevolezza che, come cantava De André, possiamo anche ritenerci assolti, ma saremo sempre coinvolti. La politica nel senso più bello, quella che appassiona me sin da bambina, è innanzitutto senso della giustizia e valore della partecipazione. Per questo affidarmi la tua preferenza significa qualcosa che va oltre la mia persona. Significa preferire che base e cittadini contino davvero, si traduce in un impegno concreto e costante per promuovere una certa visione della società. Scrivendo il mio nome stai dando forza alla più bella battaglia che possiamo fare oggi: batterci per i valori di sinistra, per il popolo che gli dà vita, con la limpidezza, la tenacia e la prospettiva di cui siamo capaci.  

Condividere una visione per il quartiere. Tradurre i valori che condividiamo in un impegno concreto per il territorio. Nel volantino trovi i punti su cui sono impegnata. Alcuni possono sembrare più astratti, ma sono tutti molto concreti. Fondamentale è la difesa della scuola pubblica senza ambiguità, a partire dal quartiere, che di scuole a rischio ne conta parecchie. E poi l’impegno perché lo Sterlino rimanga una piscina e con costi accessibili. Parlando di lotta alla speculazione edilizia e finanziaria non parlo di una battaglia lontana: sono tante le implicazioni sul territorio, tanti i collegamenti con tutte le altre questioni. Scrivendo “ambiente” sto parlando anche di piste ciclabili che non si interrompono e di spazi verdi ben tenuti. Con acqua bene comune intendo l’acqua di rubinetto ma anche la valorizzazione delle risorse idriche del territorio, come il canale di Savena che segna il confine tra Santo Stefano e Savena. Non a caso il 22 aprile ho organizzato l’iniziativa “Santo Stefano per l’acqua bene comune”: non il solito aperitivo elettorale ma una conferma del mio impegno a sostegno del referendum e delle risorse del quartiere. Con cultura bene comune prospetto un quartiere in cui la cultura “di prestigio” e la cultura “dal basso” siano mondi integrati e a portata di tutti: penso alla cultura come valore del vivere civile e aperta ai giovani prima ancora che come fattore economico. Scrivendo “sportello sociale punto di riferimento per le situazioni di fragilità e precarietà” penso a un welfare territoriale al passo con la realtà, anche quella precaria. Già, perché il precariato è una condizione a cui la politica non può rimanere indifferente: pesa sui giovani ma anche sulle loro famiglie, su chi inizia a cercare lavoro ma anche su chi a quarant’anni si ritrova ancora senza certezze. E per le donne la prospettiva di dare vita a una famiglia si allontana. Perciò riguardo al precariato, dopo un percorso già avviato sul nostro territorio, ho fatto anche rete con altre tre giovani candidate in diversi quartieri: la nostra iniziativa del 27 aprile, “La classe precaria ve le suona”, testimonia il nostro impegno. Unendo le forze troviamo lo slancio, e allora costruiamo assieme una politica che, cominciando dal territorio, stia al passo con la realtà. A presto, Francesca De Benedetti

Alcune immagini della mia campagna elettorale...
                                    SANTO STEFANO PER L'ACQUA BENE COMUNE