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giovedì 20 settembre 2012

Per respirare meglio!

Durante questo mio primo anno come consigliera del quartiere Santo Stefano, sono venuta in contatto con un serio e grave problema per la salute pubblica, che si protrae da anni. Come ha già certificato la usl ben 7 anni fa, nell’area demaniale della ex caserma Mazzoni (proprio all'aperto e vicino a pista ciclabile e scuola Tambroni) sono presenti ben 1200 metri quadri di coperture in eternit, o "cemento- amianto", per di più lesionato. Già nel 2005 veniva rilevato dalla usl che la contaminazione ambientale esponeva indebitamente a potenziali rischi per la salute i cittadini, e che era necessario procedere urgentemente a una efficace bonifica dei materiali di amianto. Inoltre nel 2008 associazioni, comitati e più di cento singoli cittadini chiedevano attraverso una raccolta di firme che dall’area della caserma, dichiarata dismissibile, e vuota già da 3 anni, venissero rimosse in sicurezza le tettoie di eternit, che contenevano amianto ed erano in pessimo stato di manutenzione. Fino ad oggi le tettoie non sono state eliminate, l’unica azione di smaltimento effettuata riguarda una porzione minimale dell’area (50 mq su 1200).



Le tettoie in cemento amianto sono ancora dov’erano allora, volgono anche all’esterno dell’area recintata, il materiale poi è spesso sbriciolato e quindi più rischioso perché vola nell’aria e viene inalato. Vicino c’è una pista ciclabile frequentata da cittadini di ogni età, a breve distanza ci sono le scuole Tambroni, la zona è intensamente abitata. Sin dall’inizio del mio mandato in Quartiere, mi sono interessata e attivata perché il problema venisse affrontato e risolto il prima possibile, a cominciare da un intervento del Comune in questa direzione. Ho trovato a livello comunale la collaborazione di Sergio Lo Giudice, ho fornito documentazione e materiale istruttorio per un ordine del giorno, che è stato presentato questa estate e messo in calendario per la votazione. E' stato poi approvato in Consiglio comunale questo lunedì 17 settembre.




L'ordine del giorno anzitutto documenta e riconosce esplicitamente il problema perdurante da anni, con tutti i rischi correlati per i cittadini. Inoltre sollecita un pronto smaltimento dell'amianto, chiedendo se necessario al sindaco in persona di intervenire con il suo potere di ordinanza. L’azione della amministrazione comunale sta trovando per ora un riscontro: il demanio sta aggiudicando i lavori di smaltimento. Con l'ordine del giorno approvato, un importante passo è stato fatto per sollecitare una rapida ed efficace risoluzione del problema.