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venerdì 23 marzo 2012

Inverno caldo

Ieri come Circolo Precari Pd ci siamo espressi su questa riforma, dicendo che stiamo dalla parte dei lavoratori e che bisogna tornare a votare
Link Basta governo Monti, è ora di tornare a votare! 

 
Già più di un mese fa ci eravamo espressi pubblicamente contro la retorica governativa dilagante (monotonia del posto fisso, mamma e papà...), abbiamo detto la nostra su art.18 e sulla precarietà, concludendo il nostro documento condiviso con un auspicio: "Crediamo che la scelta di proseguire o meno nel sostegno del PD al governo Monti non possa essere slegata, per la natura stessa del partito, dalla democratica consultazione sul territorio degli iscritti".
Link Monti e la monotonia: noi precari diciamo no

E l'elaborazione, il ragionamento erano cominciati molto prima. Questo inverno ci siamo espressi come Circolo Precari Pd a dicembre contro la deriva liberista e per un'Europa e Italia sociale:
Link E' il tempo delle scelte: welfare e lavoro, contro il liberismo 

Abbiamo elaborato proposte in vista della Conferenza Provinciale sul lavoro, le abbiamo portate al neonato Tavolo sulla precarietà:
Link Continuità di reddito e mutualismo


I nostri percorsi si sono incrociati in rete ma anche sul territorio e continuiamo a lavorare anche in un'ottica di prossimità territoriale, sin da quando abbiamo unito le forze

Se vuoi partecipare anche tu alle nostre discussioni, iscriverti, scriverci, contatta segretario@circolopdcreativieprecari.it

venerdì 16 marzo 2012

Sulla scialuppa dell'8 marzo


“Prima le donne e i bambini”: una regola arcaica che individua in noi femmine, e nei più piccini, i primi da mettere in salvo. Vale su una barca se sta per affondare, dovrebbe contare in un Paese in crisi: la bussola andrebbe puntata in direzione del futuro. E le strategie di marketing lo hanno intercettato, vedono quante siamo: donne e giovani, per vendere prodotti, svecchiare partiti, attirare consenso. Siamo tanti e tante, siamo in superficie. Ma rimaniamo dietro le quinte nel teatro del potere e dove si tirano le fila. “Prima le donne e i bambini”, eppure sabato pomeriggio 3 marzo in via del Piombo a Bologna le dieci ragazze attorno al tavolo si raccontano che la storia non va proprio così. 
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