Pagine

venerdì 10 giugno 2011

Referendum: la causa è la conseguenza

L'importanza del referendum non sta nella spallata al governo Berlusconi, anche se questa spallata piacerebbe a molti e non vedo perché dovrei farvi credere che a me dispiacerebbe. Il valore di questo referendum sta nella sua sostanza, cioè la lotta per il bene comune, per l'energia pulita, per l'equità. E' proprio questa sostanza ad essere realmente alternativa al governo di oggi. Chi conta sul referendum per far cadere il governo sta perdendo di vista il punto fondamentale: nei contenuti, di quel referendum, e nelle reti che ha saputo costruire, si sta formando l'alternativa a quel governo.

Non è l'esito visibile, non è il cambio dei ruoli sulla scena, a renderla davvero differente. E' l'elaborazione politica e civile che sta dietro quel palco, che è in fermento da mesi, a fare la differenza. Il valore dei quattro quesiti sta, ancora, nella fatica di chi ha raccolto le firme e nella precisa, ostinata volontà di chi quelle firme le ha messe. Nella pazienza e negli sforzi di chi in questi mesi ha lavorato sul territorio, ha speso le sue idee, ha fatto rete.



E' questa la grande forza di cui alcuni si sono stupiti guardando i risultati e le piazze in festa delle amministrative, e di cui a posteriori si sono tessute le lodi, cercando di incapsulare, di formalizzare, di definire, di riportare ai vecchi schemi ciò che invece è da mesi sotto i nostri occhi: le energie, la voglia, le convinzioni, la rete, ... la sinistra. Sono fiera di essere una su un milione e passa tra quelle firme, sono felice di condividere con tanti l'aspirazione a un mondo più equo, più giusto. Siamo assieme nella battaglia, chi da mesi chi da giorni, e le conseguenze che il referendum avrà ce le saremo conquistate con la forza delle idee e della condivisione.

Il vento cambia e lo sappiamo perché la sensazione della brezza l'abbiamo sentita sulla pelle, perché speriamo tutti i giorni che la brezza diventi un vento forte e il più possibile coinvolgente. Tutto questo potremo raccontarlo dal vivo, il troppo diventa un rito, si fa retorica, è una narrazione costruita sopra la storia. Ciò che abbiamo visto è vero, lo conosciamo perché vi abbiamo partecipato, perché ne siamo partecipi, non richiede strumentalizzazioni, chiede di essere colto e rafforzato per ciò che è.

PUZZLE REFERENDARIO

Tasselli: sinistra, istruzioni per l'uso, acqua bene comune, nucleare, Cohn-Bendit, Europa

SINISTRA

Che cosa vi serve?

L’AMACA di Michele Serra (Repubblica del 1 giugno 2011)
“”Il centrosinistra non è la somma (variabile) dei partiti che lo compongono. È molto di più, qualitativamente e (soprattutto) quantitativamente. È la somma dei cittadini italiani disposti a votarlo, ai quali importa nulla se il candidato è del Pd, di Sel, dell’Idv o altro: basta che sia un candidato credibile, e che sia scelto con le primarie, e sarà il candidato di tutti. Questa, in sintesi, è la lezione di questo fantastico voto. Ora si tratta di capire se i leader hanno fatto lo stesso salto di qualità dei loro elettori. O se qualcuno ha ancora intenzione di mestare nel fondo disseccato della vecchia politica, pasticciando con accordi di vertice, patti opachi, spartizioni di potere, furbate tattiche, sgambetti reciproci tra i dinosauri della nomenklatura. Costoro, se come Berlusconi non hanno avuto il tempo per stabilire la data del loro funerale, facciano almeno lo sforzo di stabilire la data della loro resa incondizionata alla volontà del loro stesso popolo. Mettano i loro incarichi, le loro fondazioni, le loro logore reputazioni di ex-strateghi a disposizione del movimento, evitando di disturbare chi ha vinto e scoprendo – meglio tardi che mai – il piacere dell’umiltà. Lavorino per gli altri e non per se stessi. La smettano di spiegarci che cosa dobbiamo fare. E ci chiedano: “Che cosa vi serve?”

ISTRUZIONI PER L'USO

LINK I quesiti


ACQUA BENE COMUNE




Io ci credo! LINKhttp://fradebenedetti.blogspot.com/2011/04/per-lacqua-bene-comune.html

E ricordate che uno dei due quesiti sull'acqua non riguarda SOLO l'acqua, ma tutti i servizi pubblici locali, quindi per esempio i rifiuti e i trasporti.
Il decreto Ronchi obbliga a "svenderli" ai privati, tra l'altro senza adeguate normative antitrust.
L'acqua bene comune è una scelta di equità e anche di efficienza: finora non è stato assolutamente provato che la gestione privata è migliore, anzi. Troppo spesso, anche sul nostro territorio, abbiamo avuto prova del contrario.


NUCLEARE

LINKCohn-Bendit sul nucleare

EUROPA

LINKMonica Frassoni spiega perché il referendum italiano è un voto che avrà un peso in tutta Europa.

1 commento:

  1. Ottimo.
    Si delinea anche uno schieramento del no, che è indispensabile alla democrazia. E questo dovrebbe abituare ad immaginare un'Italia di domani con una sinistra-centro/sinistra ed una destra-centro/destra ...che non preveda Berlusconi e Lega. Per questo dobbiamo lasciare (anzi favorire) che lo spazio di centro-destra sia occupato da FLI-UDC-API e porci come capofila di una alleanza a sinistra. Può essere opportuno un momento di alleanza tattica col FUA,ma non altro. Siamo tutti contro il Berlusca, ma siamo troppo diversi per pensare di governare insieme fuori dalle emergenze.

    RispondiElimina